
CARNE
LA PRIMA PRODUZIONE DI UN CORTOMETRAGGIO IN ITALIA
CON SERVIZI DI ASSISTENZA ALL'INFANZIA PER CAST E TROUPE

SINOSSI
Claudia è la mamma di un bellissimo bambino ora nella delicata fase dello svezzamento. La ragazza, costantemente sola, con un compagno all’estero e amiche a cui non chiede mai aiuto, cerca così di appoggiarsi nelle difficoltà quotidiane ai consigli di sua madre, che però non sembra ricordare nulla di quando lei era piccola. Anche allattare quel bambino sembra essere troppo complicato, a causa di una dentizione precoce che le ferisce il seno. Con il calo di peso la pediatra intima sempre più insistentemente a Claudia di iniziare lo svezzamento, ma i primi tentativi sono un disastro. Claudia, preoccupata dal non riuscire a trovare il modo di nutrire suo figlio, cerca ascolto e consigli presso una consulente per l’allattamento che la rassicura: lei stessa è già tutto quello di cui suo figlio ha bisogno. Sarà forse la sua carne ciò di cui suo figlio ha bisogno?
Questa è una storia sulla solitudine, su quella particolare inaspettata e logorante solitudine che si prova nel diventare madri. In tante abbiamo vissuto quest’esperienza o continuiamo a ritrovare quelle stesse sensazioni ed emozioni nelle parole e nei racconti di altre donne, molte donne. Con CARNE abbiamo scelto di dare forma a tutto questo attraverso una metafora: utilizzando il genere per raccontare stati d’animo troppo spesso celati, indicibili, non consoni alla madre, alla donna che genera e che protegge e accudisce. Desideriamo raccontare di questo sacrificio: di come riguarda la protagonista di questa storia ma non solo, riguarda altre donne intorno a lei, tutte chiuse nel proprio silenzio, a volte volontario a volte semplicemente frutto di un rimosso. CARNE sceglie di provocare, di rappresentare la confusione e la solitudine a cui una madre soccombe e per cui è impensabile chiedere aiuto. “Perchè tutte ci sono già passate... perchè tutte hanno superato quel momento... perché se sei stanca, non avresti dovuto farlo... perché essere madre è meraviglioso... e perché tu devi essere sempre meravigliosa...”

Laura Plebani - regista di CARNE
Sono una Regista di Milano. Mi sono diplomata in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Cloro, il mio cortometraggio di diploma è stato selezionato, tra gli altri, al Giffoni Film Festival e a Brest, oltre ad aver ottenuto una menzione speciale a Molisecinema. Ho avuto l’opportunità di collaborare con diverse realtà tra cui Filmmaster Production, The Family Film e Roadmovie. Dal 2021 sono Operatrice di Educazione Visiva per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola. Ho una grande passione per i più piccoli dettagli e amo cercare l’autenticità in ogni cosa che racconto.
C’è stato un momento preciso, pochi mesi dopo che ero diventata mamma, in cui ho pensato che la gravidanza, il diventare madre avesse molto a che fare con l’horror. Da lì, da quella scintilla ha iniziato a prendere vita “Carne”. Di film sulla maternità e il post partum, su depressione e baby blues ormai ne esistono diversi. Ma nella mia esperienza da spettatrice, in quello che ho visto finora mi sembra manchi spesso qualcosa: in particolare mi manca il fare esperienza dell'intensità con cui una donna alle prese con la trasformazione a madre si trova ad aver a che fare, con l’isolamento, con la sensazione viscerale che il bene e il male assoluti del proprio figlio sembrino dipendere da ogni singola scelta che ci si trova ad affrontare giorno dopo giorno. Il centro del film è Claudia, è lei che guida il mio sguardo e che definisce le emozioni e le impressioni di ciò che le accade e le si muove attorno. Il figlio di Claudia sarà sempre ripreso marginalmente, mi concentrerò sui gesti e sui dettagli del suo essere in relazione con la madre: una manina che stringe una ciocca di capelli, la bocca che mastica, la nuca che si volta a cercarla. E poi c’è il mondo intorno: Claudia si ritrova dentro un sistema di solitudini, di sguardi che non si incrociano, di direzioni opposte e imposte. Gli spazi in cui si muove - in particolare lo studio della pediatra e lo spazio per le consulenze di Linda - sono inospitali, claustrofobici e soffocanti. Il mondo esterno è spesso solo un suono ripetitivo e disturbante fuori campo, come fuori campo resta sua madre, una voce lontana e confusa. La parabola di Claudia finisce quando passa il segno e sceglie ciò che la porterà ad annientarsi.
Con orari lunghi, programmi imprevedibili e cambiamenti dell'ultimo minuto, la vita nell'industria cinematografica e televisiva non è facile per chi ha bambini. CARNE vuole essere il primo set di cortometraggio in Italia capace di fornire servizi di assistenza all'infanzia sul set, dedicato alle famiglie, e non solo, che lavorano davanti e dietro la telecamera.
